La laringe è un organo sottoposto ad un lavoro continuo e pesante per l’intera giornata.
Accade, almeno una volta nella propria vita, di perdere la voce a causa di una laringite e di essere affetti da un sintomo come la disfonia o l’afonia.

Per disfonia intendiamo una parziale perdita della forza e della qualità della voce.
Il paziente con la cosiddetta raucedine ha una voce graffiante, non chiara.

Di solito il paziente al risveglio ha una voce discreta che poi peggiora durante la giornata o viceversa la voce è afona al mattino e migliora con il passare delle ore.

In questi casi, quando è presente solo una perdita della voce, la sede della malattia è la laringe e nello specifico le corde vocali.

L’anatomia delle corde vocali ci aiuta a comprendere i meccanismi della disfonia / afonia.

Esse sono muscoli, tenuti in tensione a seconda del tipo di emissione vocale di cui necessitiamo, rivestiti da una mucosa che ha la capacità di vibrare come le corde di una chitarra.

I cantanti ed i professionisti della voce (avvocati, insegnanti), soggetti a più alto rischio di disfonia ed afonia, sono quelli che spesso utilizzano al massimo le proprietà meccaniche delle corde vocali.

La storia clinica e la diagnosi delle disfonie e delle afonie

Le informazioni che ci fornisce il paziente sono fondamentali per una corretta diagnosi della disfonia o afonia.

Laringite acuta

Una disfonia insorta dopo un raffreddamento o una infezione delle prime vie aeree può fare pensare ad una laringite acuta. Questa è una infiammazione delle corde vocali vere di natura post-virale o batterica o “da colpo di freddo” che determina un gonfiore delle corde vocali che rende le stesse appesantite e quindi non vibranti nel modo corretto.

Figura 1: laringite acuta.

 

Disfonia disfunzionale

I cantanti ed i professionisti della voce (avvocati, insegnanti) spesso mettono sotto stress le corde vocali che vibrano in modo disordinato. Inoltre, questi pazienti perdono spesso il cosiddetto “accordo pneumofonico”, cioè non coordinano più respirazione e fonazione.

Questi pazienti diventano disfonici e spesso soffrono di afonia ricorrente perchè parlano troppo velocemente, senza pause respiratorie. Questo determina una prolungata tensione delle corde vocali con rallentamento della circolazione sanguigna e linfatica determinando un gonfiore (edema). Inoltre le corde vocali si affrontano e si toccano con forza: l’attrito causa degli indurimenti callosi definiti noduli cordali.

Figura 2: Noduli cordali

Il gonfiore (edema) è invece il precursore di malattie della laringe, causa di disfonia cronica, quali il polipo cordale e l’edema di Reinke  (volgarmente definito prolasso cordale).

Figura 3: polipo angiomatoso della corda vocale sinistra.

 

L’edema di Reinke è anche molto frequente dei pazienti accaniti fumatori e bevitori di alcolici.

Figura 4: edema di Reinke bilaterale, in un paziente già addormentato e pronto per essere operato con il Laser a CO2 in microscopia.

I cantanti, sia all’inizio della propria carriera ma anche quelli già in intensa attività, dovrebbero sottoporsi ad un esame endoscopico della laringe per la valutazione del movimento cordale. Questo esame è utile per prevenire o correggere atteggiamenti scorretti che potrebbero essere causa di disfonia ed afonia da malattie croniche della laringe (noduli, polipi, edema cordale). Queste malattie inciderebbero negativamente sulla loro professione nonchè sulla validità del proprio strumento di lavoro!

Disfonia da patologie precancerose o tumorali

I pazienti accaniti fumatori e/o bevitori di alcolici e superalcolici possono presentare una disfonia o una afonia che progrediscono lentamente nel tempo. Spesso si tende a sottovalutare questi sintomi, anche da parte del paziente che gli dà poca importanza.

I pazienti fumatori spesso sono affetti da un edema cronico delle corde vocali vere (edema di Reinke) che già da tempo ha modificato la loro voce con ricorrenti “laringiti acute” ed episodi di afonia; così il nuovo problema è involontariamente ignorato!

La malattia tumorale di solito è preceduta da una patologia che precede la malattia definita displasia. La mucosa in questo stato è modificata in senso neoplastico. Essa sta diventando un tumore delle corde vocali ma ancora non lo è: è in questo caso che la diagnosi endoscopica laringea ha un ruolo fondamentale per la terapia precoce della malattia della laringe.

Il cancro delle corde vocali vere è di solito caratterizzato da una disfonia persistente. La voce è brutta e non si assiste ad un recupero, anzi con il passare dei mesi essa peggiora sino alla afonia.

Figura 5: carcinoma della corda vocale vera destra

Quando la patologia tumorale interessa la parte più alta della laringe, i pazienti affetti da cancro laringeo lamenteranno anche mal di gola; mentre quando il tumore scende in basso verso la trachea riferiranno anche dispnea (difficoltà respiratoria) per la riduzione dello spazio attraverso il quale passa l’aria diretta ai polmoni.

Le paralisi delle corde vocali

L’innervazione delle corde vocali si avvale dei nervi laringei che decorrono esternamente alla cartilagine laringea. Immaginiamolo come un impianto elettrico che è presente all’esterno della laringe.

Questo impianto elettrico può essere interrotto per la pressione di masse esterne quali ingrossamenti della tiroide o neoformazioni presenti nel mediastino (spazio compreso tra i due polmoni nel quale sono presenti la trachea, l’esofago ed i grossi vasi nonchè il cuore).

In questo caso si assiste ad una paralisi delle corde vocali che non si muovono per una interruzione della corrente elettrica necessaria al loro funzionamento.

A volte invece la paralisi delle corde vocali è secondaria a patologie della laringe quali

  • Laringiti “ a frigore” cioè da colpi di freddo.
  • Infiltrazione delle corde vocali stesse da patologie tumorali o da tumori di organi vicini alla laringe (es: tiroide, linfonodi mediastini, deformazioni polmonari, neoformazioni esofagee).

Quando sono entrambe le corde vocali ad essere paralizzate il paziente potrà riferirci anche dispnea (difficoltà nel respirare) per la riduzione dello spazio attraverso il quale passa l’aria diretta ai polmoni.

La diagnosi: l’endoscopia della laringe a fibre ottiche e gli esami radiologici

La diagnosi delle laringiti acute, delle disfonie e delle afonie si avvale di uno strumento diagnostico insostituibile: la laringoscopia a fibre ottiche.

La laringoscopia a fibre ottiche “non fa male”, viceversa è molto ben tollera ed indolore che permette la visualizzazione della laringe e delle corde vocali con uno strumento, l’endoscopio, introdotto attraverso la bocca (endoscopio rigido) o attraverso il naso (endoscopio flessibile).

Le immagini sono acquisite in formato digitale su un computer per poter in seguito visualizzare il video endoscopico ed estrarre le immagini.

Questo esame può essere eseguito in tutti i pazienti, collaboranti e non, ed in tutte le fasce di età (bambini di pochi mesi di vita ed adulti).

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Nel sospetto di una malattia tumorale o nel caso fosse diagnosticata una paralisi delle corde vocali, di routine si ricorre all’esecuzione di esami radiologici quali la TC o la RMN del collo e del torace con l’utilizzo del mezzo di contrasto.

 

La terapia medica, logopedica e chirurgica con il laser

Il trattamento delle malattie delle corde vocali differisce, evidentemente, a seconda della malattia.

La terapia della laringite acuta

La laringite acuta può essere trattata mediante riposo vocale,  terapia topica e sistemica con i seguenti farmaci:

  • Aereosolterapia con mucolitici e cortisonici.
  • Cortisonici e (se necessario) antibiotici per bocca.

La terapia con logopedia della disfonia disfunzionale

La terapia dei piccoli noduli cordali si avvarrà del riposo vocale e della riabilitazione logopedica.

La terapia logopedica è condotta da un professionista (logopedista) che guida, con esercizi e manovre di riabilitazione, il paziente all’utilizzo in modo corretto della voce in accordo con la respirazione.
La logopedia è distribuita in sedute plurisettimanali. Essa, riducendo lo stato di tensione delle corde vocali, permette una regressione della infiammazione cronica sino alla guarigione.

La chirurgia delle corde vocali con il laser a CO2 mediante l’utilizzo del microscopio operatorio

I grossi noduli, i polipi e l’edema delle corde vocali sono malattie da trattare con terapia chirurgica.

La logopedia preliminare è di grosso aiuto e serve a ristabilire nel paziente una corretta funzione ed impostazione vocale.

La chirurgia ha il compito di asportare queste patologie, divenute ormai troppo grandi per regredire con terapia medica o logopedica.

La tecnica che si utilizza, e che utilizzo, è la chirurgia laringea con il laser a CO2 mediante l’utilizzo del microscopio.

Attraverso la bocca ed ingrandendo le corde vocali grazie al microscopio, utilizzo il laser che, come un bisturi, taglia e permette l’asportazione delle patologie benigne delle corde vocali (noduli cordali, polipi cordali, edema di Reinke).

In questo caso si esegue un intervento di precisione e di microchirurgia utile ad asportare la malattia ma anche a preservare la funzionalità della laringe.

Dopo un periodo di convalescenza ed una successiva riabilitazione logopedica, il paziente avrà nuovamente una voce normale.

Chiaramente sarà cura del paziente evitare di tornare alle impostazioni vocali scorrette o di ricadere nel vizio del fumo di sigaretta.

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La chirurgia con laser a CO2 delle displasie e dei tumori della laringe

La chirurgia laser della laringe è uno strumento fondamentale per l’asportazione delle displasie e di alcuni tumori laringei.

I tumori delle corde vocali asportabili sono quelli che, per dimensioni, non invadono parti della laringe o di altri organi vicini come la lingua o l’ipofaringe tanto da rendere non risolutivo l’intervento.

Con la stessa metodica descritta per i noduli ed i polipi laringei, si riesce ad asportare il tumore delle corde vocali attraverso la bocca. Il vantaggio evidente è che il paziente il giorno dopo può tornare a casa senza evidenti disturbi nel mangiare e respirare.

L’intervento di chirurgia laser della laringe permette di conservare la “radicalità oncologica”, cioè di asportare tutto il tumore senza dover praticare tagli della cute e delle strutture sottostanti dall’esterno: è migliore quindi la qualità della vita del paziente.

 

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Questo non significa però che il paziente sia stato curato per una patologia “banale”. Egli dovrà sottoporsi a controlli mediante laringoscopia a fibre ottiche periodici per i successivi cinque anni.

La logopedia è fondamentale per consentire il potenziamento della funzionalità della laringe residua e, quindi, il recupero di una voce buona e comprensibile.

 

27 thoughts on “Disfonie, afonie, corde vocali infiammate e perdita della voce: terapia medica, riabilitativa e laserchirurgia laringea”

  1. Ho avuto un intervento e mi è stata asportata una ciste dalla corda vocale sx. L’intervento è andato bene. Ho fatto una settimana senza parlare, poi senza forzare la voce ho cominciato a parlare e non di continuo. Dopo 10 giorni dall’intervento e dopo aver cenato stassera di colpo mi è andata via la voce. C’è una cura farmaceutica non a base di cortisone che mi può aiutare a regolarizzare la mia voce? Grazie
    Ruggero

  2. Gentilissimo sig Ruggiero le consiglio di mantenere il riposo vocale e magari farsi controllare dal suo Specialista. Spesso la voce può tornare anche dopo un mese.
    Cordialità
    Dott. Domenico Di Maria

  3. A mia madre è stato diagnosticato prolasso delle corde vere ,fumatrice accanita .le hanno proibito le sigarette se si opera può fumarne poche per la dipendenza da nicotina,quante probabilità ci sono che si trasformi in cancro? Grazie

  4. Gentilissimo Paziente, la prima cosa da fare è sicuramente smettere di fumare. Infatti il prolasso che in termine medico si definisce Edema di Reinke è una reazione infiammatoria al fumo di sigaretta.
    Ridurre il fumo di sigaretta è sicuramente un’ottima cosa nella prospettiva di smettere. Altrimenti comunque c’è il rischio che il prolasso ritorni.
    Esso è una condizione infiammatoria sulla quale , se continua a fumare, potrebbe instaurarsi una patologia più seria.
    Infine la sua mamma potrebbe non accorgersene subito avendo già un voce compromessa.
    Le auguro una buona domenica.
    Dott. Domenico Di Maria

  5. Mi sono operata una settima fa ‘ avevo Edema di Reinke sono passati 5 giorni ho ancora la punta della lingua anestetizzata e poi cosa intendete avere la voce a riposo ? Essere completamente muta? O parlare e dire lo stretto necessario? La voce dopo quanto tempo ritorna normale ? Grazie

  6. Buongiorno
    Il recupero della voce dipende molto dalle dimensioni dell’edema di Reinke e comunque non prima di 30 gg.
    Al paziente non si chiede di non parlare ma di usare solo la voce che ha , anche se fievole, senza forzare.
    La piccola anestesia dellla lingua è probabile sia dovuta al laringoscopio che si usa per esporre la laringe durante l’intervento, rientrerà sicuramente.
    Grazie per aver visitato il mio sito.
    Dott. Domenico Di Maria

  7. Gent.mo dottore,
    dopo più di 6 mesi da una tiroidectomia totale (per carcinoma papillare), dalla quale mi sono ripresa senza nessun problema alla voce o alle corde vocali, ho accusato mal di gola e disfonia , con risalita di acido in gola, specie dopo i pasti. Premessa: non fumo, non bevo, non sono sovrappeso.
    Sono andata da un foniatra che mi ha eseguito laringoscopia con endoscopio flessibile (dal naso), diagnosticandomi poi reflusso laringo-faringeo, prescrivendomi dieta specifica per 3 mesi + bustine di MARIAL dopo i pasti e uno spray detto PepsiNO 3 volte al giorno + sedute da un logopedista.
    Per motivi di lavoro (sono stata molto in viaggio), ho intrapreso subito la terapia con dieta, bustine e spray, ma non ho ancora iniziato il trattamento dal logopedista. E’ passato quasi un mese, e non ho avuto particolari benefici. Troppo presto per aspettarsi risultati? Ma soprattutto, vista la patologia pregressa, mi resta alta la paura dell’insorgere di una nuova patologia cancerosa. Mi sto preoccupando per nulla? Le due cose possono essere collegate? Devo/posso aggiungere altro a quanto già prescrittomi? Grazie dell’attenzione
    Roberta

  8. Gentilissima Signora
    Non ci è alcun nesso tra reflusso , disfonia e tumore cordale, ne tantomeno il reflusso può essere causa di patologie gravi delle corde vocali vere.
    Continui con la terapia antireflusso e stia tranquilla.
    Cordialità
    Dott. Domenico Di Maria

  9. Gentilissimo Dottore
    Sono oltre tre mesi che ho la voce afona. Sono stato un fumatore per oltre 50 anni. Dal 30 agosto scorso ho smesso. Dopo una visita da un otorino, mi è stata riscontrata una atrofia delle false corde vocali che risultano ingrossate e questo comporta un mio parlare voce afona. Il medico mi ha detto che per recuperare la voce devo aspettare circa otto mesi da quando ho smesso di fumare Ho fatto due cicli di inalazioni alle terme e poi uno a casa. Attualmente prendo un flacone di Carnetene da 1 mg al giorno lontano dai pasti.
    Ora, dopo quasi 4 mesi che ho smesso di fumare, le cure fatte e quelle che sto facendo, non ho ricevuto alcun risultato e ho notato che ho un rigonfiamento esterno che, nel deglutire, mia procura un leggero dolore.
    Che altro dovrei fare per recuperare almeno in parte la voce e non sforzarmi nel parlare come faccio attualmente?
    Devo aspettare 8 mesi (cioè altri 4) prima di poter di nuovo parlare?
    Dovrei operarmi?.Il medico mi ha detto che non ho alcuna forma tumorale alle corde vocali
    Le sarei moto grato se può darmi una risposta

  10. Gentilissimo Sig Sauro
    tenendo conto della diagnosi del collega le consiglio di aggiungere la terapia logopedica che potenzierà la sua emissione vocale.
    Colgo l’occasione per augurarle Buone Feste.
    Dott. Domenico Di Maria

  11. Gentilissimo Dottore,
    Mio padre, fumatore da molti anni, da circa 20 giorni ha mostrato una disfonia.
    Il 18 gennaio ha fatto una visita dall’otorino che ha evidenziato un’infiammazione delle corde vocali per questo gli ha prescritto una cura di Cefodox e Deltacortene per 6 giorni.
    Sul foglio in cui vi è la diagnosi c’è anche scritto oltre alla marcata infiammazione, “edema delle corde vocali vere”, si intende l’edema di Reinke? E se si intendesse l’edema di Reinke cosa vorrebbe dire? Un probabile prossimo sviluppo tumorale?
    Cosa ne pensa della cura prescritta e inoltre entro quanti giorni potrebbe sfiammarsi se riuscisse a smettere di fumare oltre alla cura?
    Mi scusi le molte domande, forse anche stupide. La ringrazio anticipatamente.
    Cordiali saluti.

  12. Buon pomeriggio Jessica
    l’edema di Reinke è reattivo ad uno stimolo infiammatorio costante dovuto al fumo di sigaretta.
    La terapia è oppurtuna ma è ancora più importante smettere se ancora ha l’abitudine del fumo e sottoporsi a controlli periodici mediante la videolaringoscopia.
    Molto utile è la tecnica NBI, che utilizzo presso il mio ambulatorio, che ha una alta definizione ed ha un filtro che può evidenziare le aree sospette.
    Le auguro un buon pomeriggio.
    Dott. Domenico Di Maria

  13. Salve sono una signora di 57 anni.Faccio annualmente controlli con laringoscopia x un piccolo nodulo alla corda vocale sinistra.Purtroppo dall’ultima laringoscopia fatta è stata associata anche una biopsia dal seno piriforme x una neo formazione…Sono molto spaventata perché ho visto su Google che può essere un carcinoma….Mi dica qualcosa in più lei dottore!!!!La ringrazio anticipatamente

  14. Buongiorno Dr. Di Maria, ho avuto un intervento di cordectomia con laser CO2 alla corda vocale DX per asportazione di una piccola leucoplacca. È stata asportata una porzione di centimetri 0,6 x 0,3. La biopsia ha diagnosticato : edema polipoide della corda vocale, associato a cheratosi dell’epitelio di rivestimento, con displasia epiteliale di basso grado ( SIN1-2 , displasia lieve-moderata). Margini chirurgici valutabili non coinvolti da lesione.
    L’intervento è stato eseguito il 15 gennaio 2020. Alla visita di controllo la corda vocale destra è in via di rmucosizzazione e non presenta evidenza di granulazioni nè laringite da RGE.
    Le scrivo perché la mia voce che era buona anche dopo pochi giorni dall’intervento adesso è quasi completamente afona. Va un po’ meglio al mattino ma poi peggiora. Mi hanno detto che dovranno passare almeno altri due mesi per recuperare. Però non mi hanno parlato di logopedia. Sono un poco demoralizzato e le chiedo un suo parere è un suo consiglio.
    Grazie
    Tiziano Di Marco

  15. Buongiorno Sig. Tiziano
    quello che le sta accadendo è normale.
    Dopo un mese dall’intervento può comunque iniziare la logopedia.
    Le auguro una buona domenica
    Dott. Domenico Di Maria

  16. Gentilissima Signora
    mi rendo conto della sua preoccupazione. La biopsia è una procedura per avere chiarezza di alcune aree che appaiono differenti all’esame endoscopico. Attenda l’esito dell’esame istologico ma abbia fiducia, spesso le facciamo per prudenza, caratteristica che contraddistingue un medico coscienzioso.
    Le auguro una buona domenica.
    Dott. Domenico Di Maria

  17. Buonasera Dr. Di Maria,
    Ho alcuni problemi di disfonia da l 2018.. premetto di aver sempre avuto una voce tendente allo stancarsi facilmente avendo la malsana abitudine di parlare molto e ahimè , velocemente..
    Un foniatra mi aveva riscontrato un ‘infiammazione con edema pre-nodulare e corde ipotoniche, trattato poi con sedute di logopedia volte a perfezionare sia la respirazione che la velocità del mio parlato.. Purtroppo ultimamente, succede spesso che dopo 15 minuti la mia voce inizi gradualmente ad abbassarsi,diventando rauca e debole.. inizio ad avvertire fatica con un senso di gonfiore, lieve bruciore ed infiammazione localizzate alla laringe . A volte toccando il collo lo posso chiaramente avvertire più caldo del normale quasi a sottolineare l’infiammazione che avverto internamente. In questi casi se osservo il palato molle, posso vedere un arrossamento della gola che arriva fino all’ugola.. L’otorino da cui sono stata 4 mesi fa, ha evidenziato una iperemia con edema della mucosa aritenoidea e interaritenoidea correlabile con MRGE .. e mi ha dato una cura per il reflusso dicendomi che era la causa dell’infiammazione ..
    Io però continuo ad avere episodi giornalieri di abbassamento vocale, parlando poco anche.. temo che rimarro afona o nel migliore dei casi con una voce rauca e gracchiante! Per cortesia, può darmi un suo parere? In entrambe le visite i suoi colleghi hanno effettuato endoscopia a fibre ottiche..
    La ringrazio per la sua attenzione, Cordialità

  18. Gentilissima Elisa
    da quanto mi ha puntualmente scritto ritengo sia necessario procedere ad ulteriori sedute di logopedia. Infetti, ritengo che il suo problema sia prevalentemente funzionale.
    Le auguro una buona serata.
    Dott. Domenico Di Maria

  19. Buongiorno dott. Di Maria
    sono ormai 3 mesi che soffro di disfonia. Ha fatto 2 visite ORL e 1 visita dal foniatra.
    Con la laringoscopia hanno visto 2 piccoli calletti alle corde vocali e un po’ di infiammazione alla laringe da reflusso dicono.
    Sto facendo un percorso logopedico appena iniziato.
    Le chiedo il reflusso gastroesofageo puo’ portare a far fatica a parlare? Penso sia una conseguenza mi fa male anche allo sterno quando parlo!!
    Il problema della voce deriva esclusivamente dalle corde vocali ? Ho fatto anche visita pneumologica perché facendo fatica a parlare mi sembrava avessi problemi nella respirazione….ma lo pneumologo attraverso la spirometria non ha riscontrato nessun problema.
    Sono parecchio preoccupata!! Che ne pensa? Che posso fare?
    Grazie.Buona Giornata.

  20. Gentilissima Signora, i noduli delle corde vocali sono conseguenza del suo utilizzo eccessivo della voce, quindi la logopedia è la terapia più indicata. Se questi noduli non sono anteriori ma centrali o posteriori sulle corde vocali può essere dovuto anche al reflusso.
    I problemi di respirazione sono solo funzionali ed il logopedista provvederà sicuramente a correggerli.
    Cordialità
    Dott. Domenico Di Maria

  21. Buongiorno dr. Di Maria, Ho 59 anni e ho asportato da quasi 2 mesi un piccolissimo polipo sulla corda vocale anteriore sinistra.
    Ho iniziato un paio di mesi prima quasi improvvisamente ad avere una disfonia importante.
    Io ho un’ernia iatale e soffro di reflusso gastroesofageo che ho curato subito con lucen 40 mg e antiacidi che però hanno peggiorato i miei problemi digestivi.
    Comunque pensavo di risolvere la disfonia dopo l’intervento ma è esattamente come prima e inoltre quando parlo vado in affanno per lo sforzo di far fuoriuscire la voce.
    Sto facendo logopedia senza per ora risultati
    È normale avere ancora la disfonia?
    Grazie mille
    Vilma

  22. Gentilissima Signora
    per darle una risposta dovrei vedere la sua laringoscopia.
    Ne faccia una di controllo dal suo specialista di riferimento per poter meglio modulare la riabilitazione logopedia o la terapia antiriflesso.
    Cordiali saluti
    Dott. Domenico Di Maria

  23. Buonasera…..io canto come soprano non professionista da circa 30 anni.
    Per il lockdown ci siamo fermati x un anno.
    Abbiamo ripreso a cantare da maggio 2021, m mentre tutti gli altri hanno recuperato la voce , Io non riesco più a cantare .. soprattutto le c note alte.
    Sono anche medico …..e ho dovuto portare la mascherina fissa x molto tempo…. sicuramente più degli altri cantori.
    Può aver causato danno alle corde vocali.?
    Cosa posso fare?
    Cosa può essere successo?

  24. Una mattina ho gridato e sforzato la voce per qualche minuto e a causa di ciò ho subito un forte abbassamento di voce per alcuni giorni, poi la voce è migliorata, però, a distanza di una settimana, la sento ancora graffiata, un po’ rauca e con vuoti di voce e un certo affaticamento. Ho fatto una visita dall’otorino, compresa la fibrolaringoscopia e non è risultato nulla di particolare, tutto in regola.

    È possibile che la voce tardi tanto a recuperare completamente? Devo rassegnarmi a tenerla così com’è? Si può fare qualcosa (aerosol o altro)? Grazie.

  25. Buongiorno Dottore,
    mio padre ha iniziato a soffrire di disfonia da questa primavera. Ha fatto varie analisi, raggi x, esame endoscopico, TAC da cui non è risultato niente di anormale. Non ha altri sintomi. Il 23 novembre farà un intervento in anestesia generale dove andranno a spostare le corde vocali per cercare di capire la causa. Io sono molto in ansia: la probabilità di un tumore è alta o possono esserci altre cause? (Da giovane era un accanito fumatore ma ha ormai smesso da più di 30 anni.)

  26. Buonasera ho 35 anni e circa 3 mesi fa ho avuto una giornata con afonia che ho imputato all’aria condizionata. Da allora la mia voce non è la stessa, ho cali di voce durante la giornata spesso quando non parlo per ore oppure se devo parlare in modo prolungato. Mi sono recata due settimane fa dall otorino che dopo visita e fibroscopia mi ha diagnosticato un reflusso orofaringeo senza complicazioni alle mucose. Mi ha prescritto dieta e una bustina al giorno di Deflux per 30gg poi controllo. Ad ora nessun beneficio. Secondo lei è il caso di sottopormi ad altri esami specifici. Grazie e buone feste

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